Nella Tempesta

Venerdì 20, Sabato 21, Venerdì 27, Sabato 28 MARZO
Venerdì 3, Sabato 4 APRILE


Regia di Alice Capozza
Collabora alla regia Elisa Betti

“Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato.”  (Haruki Murakami)

NELLA TEMPESTA, ovvero del tradimento e del perdono, tragicommedia da William Shakespeare, per la regia di Alice Capozza e Elisa Betti, con musiche originali di Alessandro Luchi, è la nuova produzione Genio della Lampada e Down Theatre – teatro giù dal palco – allo Scantinato da venerdì 20 marzo. Dopo gli indimenticabili Amleto, regia di Silvia Rabiti e Un Sogno nella Notte di Mezz’Estate in collaborazione con il coro Animae Voces, la compagnia si confronta con l’ultima complessa creazione del Bardo. Grazie ad una regia originale questo adattamento legge in chiave contemporanea il classico: dalla trasformazione dei protagonisti in personaggi femminili, creando una interessante dicotomia sul potere maschile-femminile, fino alle moderne sonorità rock della musica che caratterizzano la messa in scena.

Trama: Al largo delle spiagge di una lontana isola, dove dodici anni prima sono approdate la regina di Milano Prosper e sua figlia Miranda, si scatena una magica violenta tempesta. Il naufragio porta sulle coste i nemici di Prosper: Gonzalo, regina rivale di Napoli, suo fratello Sebastian e Antonio, fratello traditore di Prosper che ne ha usurpato il trono. Troveranno ad accoglierli la potente vendetta della protagonista che aiutata dalle creature dell’isola, Ariel, Caliban e la strega Sycorax, li farà ruotare come nei vortici di un purgatorio in questo luogo misterioso e mistico governato dalla magia; mentre i marinai Trinculo e Stefano, parodia comica degli intrighi di stato, tenteranno vanamente di conquistare il potere insieme a Caliban. Sarà il perdono di Prosper a condurre tutti al lieto fine, che vede innamorati il giovane Ferdinand, figlio di Gonzalo, creduto annegato, e la bella Miranda.

Note di regia

Un’opera complessa: La Tempesta è un testo adulto e consapevole con temi e figure che sono evoluzioni di precedenti personaggi shakespeariani, un congedo del drammaturgo in forma di tragicommedia con una malinconia di fondo, un senso di fine percorso. Il nostro adattamento svela molti dei riferimenti impliciti dell’opera: le streghe di Macbeth, la vendetta di Amleto, l’amore ostacolato di Romeo e Giulietta, i tradimenti di Riccardo III e Iago. A questi si aggiungono suggestioni dalla letteratura, con citazioni da Jorge Luis Borges per l’affascinate figura di Caliban, e dalla psicologia di James Hillman per il tema centrale del tradimento e del perdono.

Le protagoniste donne: Questa messa in scena vede la rivoluzione nel genere dei ruoli protagonisti. Prosper è una donna accusata di stregoneria e cacciata per invidia dal fratello Antonio, per divenire una dea madre, che tutto può. Inscena la sua vendetta con l’arte magica, dirige gli elementi, gli spiriti e gli uomini attraverso l’isola, luogo sacro di purificazione ed espiazione, come una sacerdotessa, come un drammaturgo, un regista. Anche la sua rivale è donna, la Regina di Napoli Gonzalo, che si è invece lasciata sedurre dal potere maschile, diventando dura e arida, perché solo così può svolgere il proprio ruolo di sovrana in una società maschilista. A queste si aggiunge la strega Sycorax, che nell’originale shakespeariano è solo citata: condivide con Prosper il sentimento di vendetta ed agisce a nome di tutte le donne violate, umiliate, rifiutate, incarna il bisogno di rivalsa. “Noi siamo le potenze che rimandano ma non dimenticano”. Questa dicotomia maschile-femminile aggiunge nuovi ed interessanti significati contemporanei al classico shakespeariano: ogni personaggio maschile e femminile rappresenta una tipologia archetipica in rapporto con il proprio genere, con il proprio opposto, con il potere e il suo desiderio.

Del tradimento e del perdono: La vendetta per il tradimento che si trasforma in perdono è al centro della messa in scena: tutti i personaggi vivono una evoluzione che si risolve in pietà. Il passaggio attraverso le proprie colpe e passioni è potente, estremo, quasi mortale, altrimenti la catarsi non sarebbe possibile. Anche il pubblico attraverso la tempesta è avvolto dalla colpa della ferita, così che il teatro possa essere esperienza liberatoria per attori e spettatori nel perdono finale. Tutti, almeno una volta nella vita, siamo stati traditi e traditori, vittime e carnefici. La stessa Prosper attraverso la tempesta delle passioni scioglie il proprio rancore, per accorgersi che ne può uscire migliorata, più saggia e in pace.

Il potere dell’immaginario: L’isola è il luogo di elaborazione del percorso nella coscienza di ciascuno. Un purgatorio in cui espiando le proprie colpe, si ottiene il perdono divino, non in senso cristiano, ma sicuramente soprannaturale e sacro. Questa terra circondata dal mare e disabitata non ha caratteristiche reali, è pura illusione, avvolta nell’immaginario, tanto più che la stessa tempesta in mare è scatenata per magia da Prosper, e forse neanche quella è reale. Tutto assomiglia ad un sogno, un viaggio interiore: “Noi siamo della materia di cui son fatti i sogni. E la nostra piccola vita è circondata da un sonno”.

La musica: La regia affidata a Alice Capozza e Elisa Betti è il frutto di un lavoro collettivo degli attori della compagnia e della preziosa collaborazione di Alessandro Luchi che ha composto le musiche originali dello spettacolo. Alcune atmosfere magiche del testo sono trasformate in canzoni  cantate dagli attori della compagnia risolvendo alcune scene in veri e propri momenti musicali:“L’isola è piena di sussurri, dolci suoni, rumori, armonie. A volte son migliaia di strumenti che vibrano, altre volte son voci soavi, che cullano e fan sognare.”

tragicommedia da William Shakespeare
ovvero del tradimento e del perdono

Musiche di Alessandro Luchi

Cast A (20,21,28 Marzo)
Lara Torriti
Diletta Magherini
Chiara Barcaroli
Sandra Balsimelli
Marinella Veltroni
Federico Romei
Giammarco D’Amato
Martin Gammuto
Martino Pozzi
David Contri
Stefano Naldoni

Cast B (27 Marzo / 3,4 Aprile)
Ilenia Leoncini
Pina Guzzo
Fedora Ginanni
Marcella Soldani Benzi
Silvia Boccellari
Giulio Meoni
Alessandro Sanesi
Tommaso Puggelli
Marco Bastianelli
Tommaso Parenti
Luca Tanteri

Tecnici:
Luci: Caterina Altieri, Beatrice Brandigi
Audio: Giulia Cupelli, Fabio Tosi

Quota di partecipazione: 12 euro

Prenotazione: da lunedì 9 marzo

L’ingresso è riservato ai soci dell’ a.c. Il Genio della Lampada.
La quota di associazione è di 2 euro.
La domanda di associazione si può inoltrare via internet dal nostro sito www.scantinato.net (oppure www.ilgeniodellalampada.it), in alternativa si può effettuare lasciando i dati per telefono (055.57.38.57) almeno un giorno prima dell’evento.
Non ci è consentito per legge far accedere persone che non abbiano già fatto richiesta di essere soci.