Notre Dame 2017

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La scuola di recitazione Il Genio della Lampada presenta un’originale rivisitazione in stile Life Moving di Notre Dame, tratto dal romanzo di Victor Hugo, da sabato 27 a martedì 30 maggio 2017 al Teatro Cantiere Florida.

coordinamento regia Alice Capozza

 Firenze  – Via Pisana 111R (angolo Via di Soffiano)
Inizio spettacolo ore 21.15 (apertura biglietteria dalle ore 20.15)
Non è possibile prenotare o acquistare il biglietto nei giorni precedenti.
Posti non numerati Intero 14€ – Ridotto 10€ (solo presentando la  tessera Genio della Lampada)

info: 055573857 – [email protected]  – www.ilgeniodellalampada.it

Notre Dame, pietra dell’umanità – V. Hugo

Oggetto di numerose trasposizioni cinematografiche e teatrali, da Disney al musical di Riccardo Cocciante, Notre Dame de Il Genio della Lampada, con la direzione artistica di M. Maurizia Ronchi, è un lavoro corale, con in scena un nutrito cast di allievi attori della scuola di recitazione. La regia sottolinea l’anima gitana, passionale e vitale dell’opera, i tratti colorati e vibranti delle passioni rappresentate, il tentativo fallito ma eroico di rompere la catena della necessità, in nome di una ricerca disperata di autenticità, contro tutte le regole e le morali.

In una Parigi fuori dal tempo, si mescolano le atmosfere spettrali della basilica di Notre Dame  abitata dal gobbo Quasimodo, e quelle della notturna e vitale Corte dei Miracoli dove risplende la bellezza di Esmeralda. Sentimenti contrastanti, forze del bene e del male si scontrano senza né vinti né vincitori.

Life Moving

L’aspetto corale e imponente del dramma di Victor Hugo è evidenziato in alcune scene dal Life Moving, tecnica messa a punto e sviluppata dallo staff di regia del Genio della Lampada-DownTheatre che consiste nel tradurre i momenti più significativi di un testo in una coralità corporea e vocale in stretta sintonia con la musica. Gli ampi quadri scenici, chiamati dactil, fondono parole, movimento, musica, ritmo creando una scenografia vivente, corale e dinamica del tutto inedita. Nel Life Moving non si danza, ma si muove la vita, non si canta,  ma si dà voce ai pensieri  con ritmi e coreografie.

Protagoniste di Notre Dame sono le emozioni, portate in scena dai noti personaggi della storia (Quasimodo, Esmeralda, Frollo, Febo, Fiordaliso, Gudula, Clopin, Gringoire), ma che vivono e vibrano anche nei sassi grigi della Cattedrale animati dai corpi degli attori nei Gargouilles, nei colori del popolo dei Gitani, nella luce delle gemme in cui risuonano Les Essences, personaggi astratti interpretati da attrici e attori che portano in scena la sostanza e lo spirito di Notre Dame attraverso la poesia, la musica, i corpi in movimenti simbolici.

Les Essences rendono con un teatro fatto di ritmo e corpo i sentimenti dei personaggi: Quasimodo imprigionato in un corpo mostruoso, Frollo consumato dalla passione, incapace di perdonare a se stesso di provare amore, Esmeralda vittima di chi la brama, Fiordaliso rivale e alter ego di donna, Reclusa, avvinghiata a sbarre di pietra, in realtà i corpi di due attori, per espiare nel pianto la perdita della figlia adorata, Febo diviso tra l’amore per Fiordaliso e la passione travolgente per Esmeralda.

Nella Corte dei Miracoli i gitani evidenziano l’ambiguità del loro mondo rovesciato, conturbante, violento e colorato, specchio deformante della realtà normale, di cui additano beffardi le contraddizioni e le ipocrisie, abitano Parigi come ospiti inquieti e pericolosi. Questa vitalità prende spunto da vere musiche gitane, ed i testi di questo dactil nascono da un rimaneggiamento di poesie della tradizione Rom.

La cattedrale di Notre Dame, interpretata da grotteschi Gargouilles, è spettatrice del destino di queste anime perse. Dalle sue mura si sporgono mostri di pietra che, magicamente si animano, dando vita a strani e buffoneschi spiritelli, maligni commentatori delle ansie e le vicende degli uomini di cui osservano da secoli l’inquieto brulicare forsennato che, ai loro occhi, appare ridicolo e tragico, allo stesso tempo.

Trama

 La scena si svolge all’ombra di  Notre Dame. In seguito ad uno scambio di neonati, le vite della bella zingara Esmeralda e del deforme Quasimodo si troveranno stranamente intrecciate.

Mentre Esmeralda incanta il popolo danzando sul sagrato della cattedrale, l’arcidiacono di Notre Dame, Frollo, la osserva provando per lei un’insana passione, che non riesce a confessare neanche a se stesso. Frollo, che ha allevato Quasimodo relegandolo a vivere nelle torri campanarie, lo incarica di rapire la ragazza, ma Esmeralda viene salvata da Febo, il bel capitano delle guardie reali. Quasimodo viene così messo alla gogna, davanti alla quale l’unica persona capace di provare pietà per lui è proprio Esmeralda. Il campanaro, che non ha mai ricevuto un gesto di tenerezza, prova una profonda gratitudine verso di lei che si trasformerà presto in amore.

Intanto la ragazza si innamora perdutamente della bellezza e del fascino di Febo, che è tuttavia promesso a Fiordaliso, e presto suo sposo. Febo travolto dal fuoco della passione, corteggia Esmeralda, fino ad attirarla in una casa di malaffare, per una notte d’amore. Frollo, folle di gelosia, li segue, li spia, soffre a tal punto nel vederli insieme da non poter frenare un gesto folle: pugnala Febo lasciandolo in fin di vita. Poiché Esmeralda ripudia con tutta sé stessa la passione di Frollo, egli fa ricadere la colpa del delitto su di lei e la fa arrestare. Esmeralda, accusata pubblicamente, viene salvata da Quasimodo che la porta via con sé nella cattedrale facendo appello al diritto d’asilo. I gitani della Corte dei Miracoli decidono di prendere d’assalto Notre Dame per liberarla e farla uscire dalla città, dando vita ad un ttacco che li vede morire uno dopo l’altro. Nella confusione della sommossa Frollo, combattuto tra l’amore per lei e il bisogno di cancellare la sua bruciante passione, cattura la ragazza, e, ricevutone un definitivo rifiuto, la mette nelle mani di Gudula, una vecchia penitente reclusa in una cella. La Reclusa, grazie ad una scarpetta che entrambe portano al collo, riconosce nella fanciulla la figlia rapita anni prima e cerca di proteggerla, ma arriva Febo, ormai tornato da Fiordaliso, che cattura Esmeralda e la trascina alla forca. Dal campanile della cattedrale Frollo e Quasimodo assistono alla sua impiccagione. Folle di dolore, il campanaro fa precipitare Frollo dalla torre, poi recupera il cadavere di Esmeralda e tenendolo stretto va a morire nel cimitero di Montfaucon. Dopo molti anni i loro scheletri verranno ritrovati abbracciati e, con loro, questa storia.[yotuwp type=”playlist” id=”PLu0KuFm34ZVcLG5-7v_N6c7ahQgWcwCwF” ]