Le Brave Ragazze

Venerdì 13 e Sabato 14 DICEMBRE

Di Federico Marvasi. Regia di Salvatore Urzì

“Le Brave Ragazze”, è una commedia divertente, frizzante e al contempo ricca di spunti di riflessione.
In ciascuna donna convivono tante donne con voci differenti. Di fronte ad un evento importante, queste voci sono portatrici di emozioni contrastanti. Cosa succederebbe se queste emozioni prendessero forma e vita in 5 donne diverse, e commentassero i grandi temi dell’esistenza come l’amore, l’odio, la maternità e la morte?

Ecco le nostre “brave ragazze”, 5 amiche che si ritrovano ciclicamente e che, come rituale, staccano il telefono per isolarsi dal resto del mondo. Ma cosa accadrà nel frattempo?

“Le brave ragazze” oltre a raccontare la storia di 5 amiche, porta sulla scena un’allegoria dell’esistenza, ed in particolare dell’universo femminile con le sue tante sfaccettature.
Sono voci che talvolta vanno all’unisono, ma spesso anche in disaccordo con note stridenti, per poi tornare in armonia.
Una corsa continua verso il tanto agognato equilibrio, che non può che essere un “equilibrio precario”.
Quando finisce un amore, una parte di noi muore con esso; spesso ci si colpevolizza sfogando il dolore in rabbia, poi, per non soffrire più, indossiamo una corazza che ci tiene lontani dagli altri, ma in fondo al cuore, sentiamo ancora quello spiraglio di speranza che vuole dare vita al futuro.
Come le stagioni si succedono anno dopo anno, così la vita riprende il suo ciclo di “vita-morte-vita”.
Perchè le donne, per loro natura, sanno che la vita consiste in un continuo mutare per rigenerarsi; la vita è come la terra: è necessario un tempo per ararla, uno per farla riposare, un tempo per la semina ed uno per raccoglierne i frutti.
Lo spettacolo offre diversi livelli di interpretazione, e conseguentemente, molti spunti di riflessione. Nelle chiacchierate di queste amiche serpeggiano le inquietudini di chi fa fatica ad accettare di diventare adulta. Dietro il cinismo e l’ironia si cela la frustrazione di chi vive a metà: fra l’interpretazione di uno stereotipo ed il desiderio di essere se stessi.
Si parla di amicizia, nei suoi aspetti postivi di complicità e di affetto, ma anche dei suoi lati negativi, quando questa diventa un pretesto per mettere in scena il ruolo che ci siamo scelti di interpretare. Nessun ruolo è reale senza un pubblico, e quando le persone tentano di fermare il tempo, per non fare i conti con le proprie responsabilità, stanno bene attente a non rompere la loro illusione collettiva. Perchè nessuno vuole buttare giù la maschera per primo. Oggigiorno, è sempre più consueto pensare che una bugia condivisa possa assumere valore di “verità”.
Ma spesso alla pigrizia di iniziativa, sopperiscono gli eventi fortuiti della vita nel loro incedere inesorabile, e ciò che si voleva tener stretto svanisce e si è costretti a rimboccarsi le maniche.
La freschezza del testo, i temi trattati e la scelta registica di ricreare un vero ritrovo fra amiche in un salotto, portano gli spettatori ad immedesimarsi e a riconoscersi nelle vicende che vi si svolgono dinanzi.

CAST:
Elisabetta De Angeli
Pina Guzzo
Beatrice Brandigi
Ilenia Leoncini
Eleonora Cappelletti

Luci: Elisa Missaggia
Musiche: Massimo Bosi

Quota di partecipazione: 10 euro
Prenotazioni: da lunedì 2 dicembre